- Cos’è il Fondo inquilini morosi incolpevoli
- Cosa si intende per morosità incolpevole?
- Come vengono verificati i requisiti
- La graduatoria regionale
- Come presentare la domanda
- Agevolazione termini – Regione Sardegna
Cos’è il Fondo inquilini morosi incolpevoli
Il Fondo inquilini morosi incolpevoli nasce con il fine di concedere contributi a favore delle persone che, per una INCOLPEVOLE riduzione o perdita del reddito, non riescono a pagare l’affitto della casa in cui vivono, diventando così senza loro scelta morosi.
Questa misura di sostegno sociale è nata nel 2013 da una legge nazionale, con cui si attribuisce ai Comuni il compito di gestire le singole richieste di intervento.
Per poter richiedere il contributo bisogna essere destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità, causata dalla perdita o dalla consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.
Cosa si intende per morosità incolpevole?
Per “morosità incolpevole”, al fine di accedere al Fondo, si intende l’impossibilità al pagamento del canone di locazione a causa della perdita o della consistente riduzione del reddito del nucleo familiare, in ragione di una delle seguenti cause:
- Perdita del lavoro per licenziamento;
- Accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;
- Cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
- Mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
- Cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
- Malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
Inoltre, per causa della pandemia di Covid-19 è stata allargata la platea dei potenziali beneficiari, includendo anche chi:
- abbia subito, in ragione dell’emergenza Covid-19, una perdita del proprio reddito ai fini IRPEF superiore al 30% nel periodo marzo – maggio 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente;
- di non avere sufficienti liquidità per il pagamento del canone di locazione e/o agli oneri accessori.
Tale casistica ultima possibilità non è fruibile agli inquilini morosi di alloggi residenziali pubblici ed è, per ora, relativa ai soli fondi stanziati nell’annualità 2020.
Ulteriore condizione è definita nella necessaria titolarità di un contratto di locazione di unità immobiliare ad uso abitativo regolarmente registrato (anche tardivamente) e risieda nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio da almeno un anno. Sono esclusi gli immobili appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9.
Come vengono verificati i requisiti
Come abbiamo detto sopra, i contributi saranno erogati direttamente dai Comuni e regolati da una gestione amministrativa regionale.
Perciò, in breve, il singolo cittadino dovrà rivolgersi direttamente all’ufficio del comune in cui risiede.
Per cui ciascun Comune determinerà l’ammissibilità delle domande presentate dagli inquilini morosi incolpevoli, verificando:
- Le condizioni di morosità incolpevole;
- Il possesso di un reddito I.S.E. non superiore ad euro 35.000,00 o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore I.S.E.E. non superiore ad euro 26.000,00;
- Destinatari di un atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida, o in alternativa autocertificare di aver subito, in ragione dell’emergenza Covid-19, una perdita del proprio reddito ai fini IRPEF superiore al 30% nel periodo marzo – maggio 2020, come detto sopra;
- Avere in corso un contratto di locazione regolarmente registrato.
La graduatoria regionale
Sulla base delle istanze presentate dai Comuni, l’amministrazione regionale, per ciascun mese, predisporrà una graduatoria degli aventi diritto secondo il seguente ordine di precedenza:
- Presenza nel nucleo familiare di almeno un componente ultrasettantenne o minore, oppure con invalidità accertata per almeno il 74%, oppure in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.
- Data di intimazione al rilascio dell’alloggio fissata nell’ordinanza di convalida allo sfratto;
- Data dell’atto di intimazione di sfratto per morosità, con citazione per la convalida;
- Alloggio sito in un Comune ad Alta Tensione Abitativa (ATA);
- Data di presentazione della domanda al Comune.
Nel caso in cui alcune richieste già inserite in graduatoria non possano essere soddisfatte per carenza di risorse finanziarie la Regione trasferirà al Comune le risorse finanziarie non appena queste saranno disponibili (con precedenza rispetto alle domande inserite nelle graduatorie dei mesi successivi).
Ogni graduatoria mensile resta valida per i successivi 12 mesi dalla data dell’approvazione definitiva da parte della Regione (pertanto qualora per motivi di carenza di finanziamento vi fossero istanze che non sono state soddisfatte entro il corso di validità della graduatoria, esse dovranno essere ripresentate ex novo).
Le risorse del Fondo sono destinate all’elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa e saranno disponibili mediante bandi emanati da ciascuna amministrazione comunale.
Come presentare la domanda
Per presentare la domanda avrete necessità di inoltrarla al vostro Comune di residenza, seguendo quanto indicato nel rispettivo Bando comunale di riferimento.
Perciò non abbiate problemi nel rivolgervi presso i vostri uffici comunali e chiedere tutte le informazioni necessarie.
Nel caso potrete verificare e cercare quante più informazioni nel sito istituzionale del comune stesso.
È un vostro diritto accedere a questa misura di sostegno nel caso rientrate nei requisiti indicate nel bando.
Agevolazione termini – Regione Sardegna
Gli inquilini, residenti nella Regione Sardegna, potranno attestare la riduzione del reddito, e quindi accedere al contributo messo a disposizione dalla Regione, attraverso un’autocertificazione.
Per il fatto che i Comuni hanno potuto pubblicare il proprio bando solo negli ultimi mesi del 2020, l’amministrazione ha stabilito di dare copertura finanziaria alla nuova categoria di beneficiari (famiglie in condizione di disagio economico e abitativo a causa del Covid) oltre che con le risorse statali del 2020, già a disposizione dei Comuni ad alta tensione abitativa, anche con le risorse regionali del 2021, limitatamente alle domande presentate alle amministrazioni comunali entro il 31 maggio 2021.