Colf e piccoli lavori domestici: come pagarli?

Il lavoro occasionale non è una novità in Italia. 

Viviamo in una realtà economico-lavorativa molto insoddisfacente e il lavoro occasionale aiuta tante persone ad arrotondare le quotidiane necessità della vita.

Il nostro legislatore lo sa, e perciò ha inventato alcuni espedienti per regolarizzare queste prestazioni occasionali accessorie: un tempo esistevano i “voucher Inps”, ora esiste il “Libretto Famiglia”.




Il “Libretto Famiglia” è la soluzione che viene offerta dallo Stato per pagare il lavoro occasionale accessorio in maniera regolare, in quanto le prestazioni lavorative richieste risultano coperte nella loro veste contributiva previdenziale e assicurativa.

Per quanto possa risultare discutibile come sistema in sé, cerchiamo di vedere il funzionamento del “Libretto Famiglia” e capire a quali esclusivi lavori viene destinato.


Cos’è il “Libretto Famiglia” e i piccoli lavori domestici

Il “Libretto Famiglia” è lo strumento indicato dalla legge per retribuire le prestazioni occasionali accessorie come piccoli lavori domestici, assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, insegnamento privato supplementare.

Il “Libretto” è acquistabile online tramite il sito dell’Inps e contiene dei “titoli di pagamento” comprensivi della contribuzione previdenziale e assicurativa.

La retribuzione del prestatore sarà pertanto pagata tramite l’acquisto dei “titoli di pagamento”, il cui singolo valore nominale è fissato in 10 euro, importo finalizzato a compensare attività lavorative di durata non superiore a un’ora.

Ora scendiamo nei dettagli dello strumento.

Di cosa si compone ciascun “titolo di pagamento” ?

Ciascun “titolo di pagamento” ha il valore nominale di 10 euro, di cui:

  • 8 euro costituiscono il compenso del prestatore;
  • 1,65 euro vengono accantonati per i contributi previdenziali;
  • 0,25 euro per l’assicurazione INAIL;
  • 0,10 euro per il finanziamento degli oneri gestionali.

Ciascun titolo retribuisce una singola ora di lavoro, perciò la retribuzione oraria del prestatore occasionale sarà di 10 euro lordi l’ora, mentre al netto risulteranno 8 euro.




Chi lo può acquistare?

Il “Libretto Famiglia” può essere acquistato e utilizzato dalle persone fisiche non nell’esercizio di attività professionale o d’impresa.

Il termine utilizzato dalla normativa per definire l’acquirente del libretto è “utilizzatore.

Quali lavori possono essere retribuiti?

Le attività che l’utilizzatore può remunerare tramite il libretto famiglia sono indicate dalla legge e consistono esclusivamente in:

  1. piccoli lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;
  2. assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
  3. insegnamento privato supplementare.

La normativa definisce il lavoratore di queste attività con il nome di “prestatore.




Come funziona il “Libretto Famiglia”

Il sito dell’Inps descrive la procedura di attivazione del libretto, procedura che dovrà essere eseguita tramite lo stesso portale online.

Quello che preme evidenziare già da ora è il meccanismo di funzionamento del Libretto: per usufruire del “Libretto Famiglia” sia l’utilizzatore che il prestatore devono essere iscritti alla piattaforma Inps tramite il servizio online dedicato.

La ragione di questa iscrizione è determinata dal fatto che la retribuzione verrà erogata da parte dell’Inps direttamente al prestatore, tramite versamento su un conto corrente.

Perciò, per svolgere una delle sopra indicate attività lavorative occasionali, sarà necessario indicare dei dati bancari di riferimento, sia per l’utilizzatore che per il prestatore.

Esistono inoltre dei limiti economici da rispettare e da non superare, vediamoli nel dettaglio.

I limiti economici delle prestazioni occasionali

Le prestazioni di lavoro occasionale prevedono tassativi limiti economici, tutti riferiti all’anno solare (1 gennaio – 31 dicembre) di svolgimento della prestazione lavorativa e corrispondono:

Per gli utilizzatori

Viene previsto un limite massimo di 2500 euro per ogni datore di lavoro nei confronti di un singolo prestatore, mentre il limite complessivo del Libretto Famiglia, per ciascun utilizzatore, è di 5000 euro, nel caso vengano retribuiti più prestatori di lavoro all’interno dello stesso anno solare.

Per i prestatori

Gli stessi limiti sono previsti per i prestatori di lavoro: perciò il singolo lavoratore potrà percepire 2500 euro massimi dallo stesso datore di lavoro e 5000 euro in totale lavorando per più utilizzatori, sempre all’interno dell’anno solare di esecuzione della prestazione.

Tutti questi importi sono riferiti ai compensi realmente percepiti dal prestatore, ossia al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione. 




Dove acquistare il “Libretto Famiglia”

Il Libretto famiglia può essere acquistato da parte dell’utilizzatore persona fisica attraverso la piattaforma online Inps oppure presso gli uffici postali.